Buon Salve a tutta la valle spaziale ! ! ! Siamo di nuovo noi del team No Limit a disturbarvi 🚀🚀🚀
Oggi volevamo presentarci singolarmente , dato che per chiunque legga il nostro blog può pensare che in realtà noi siamo dei robot comandati da qualcuno superiore a noi. Naturalmente non potevamo presentarci normalmente allora abbiamo deciso di descriverci usando come punto di riferimento le nostre aspirazioni prendendo come modello un personaggio legato al mondo dello spazio.
Ciao sono Mattia, sono molto appassionato di informatica e guidare il rover mi ha fatto sentire un po’ come Neil Armstrong.
Per chi non lo sapesse, Neil fu il primo uomo ad a mettere piede sulla Luna e non credo ci sia altro da dire perché si sa… il resto è storia.
Neil Armstrong è come una pietra miliare nella storia dell’ uomo, un po’ come sono stato io per i miei compagni sia di lavoro che di classe.
Piacerebbe molto anche a me riuscire un giorno ad ottenere un primato o fare qualcosa di significativo per qualcuno.
Ciao sono Matteo, lavorando a questo progetto mi sono iniziato ad appassionare di più al mondo della scienza aereo spaziale.
Cercando un punto di riferimento per descrivermi ho deciso di prendere Elon Mask.
Elon Mask è con ogni probabilità l’uomo del futuro, considerato un visionario, ha la capacità di vedere oltre ogni possibilità e dove molti altri non riescono a vedere.
Tralasciando i suoi molteplici progetti (esempio: Mars Oasis), quest’uomo trasmette a noi generazioni più giovani una luce di speranza nel pensare al futuro, grazie appunto alle sue idee innovative.
“Quando qualcosa è abbastanza importante, lo fai anche se le possibilità non sono a tuo favore”
Elon Mask
Ciao sono Federico e sono stato sempre un appassionato fin da piccolo dello spazio ed un’astronauta che mi ha sempre affascinato è Jurij Gagarin.
Lui è stato un astronauta di origini Russe nato il 9 marzo 1934, fece la sua prima missione il 12 aprile 1961 con la quale acquisì il primato di primo uomo a vedere nello spazio.
La prima impressione che disse riguardo la Terra fu: «Il cielo è molto nero, la Terra è azzurra. Tutto può essere visto molto chiaramente>>
La sua esperienza mi ha dato più fiducia in me stesso, sopratutto nel poter credere che nulla è impossibile è che se voglio fare qualcosa basta crederci.
Ciao sono Gabriele e per descrivermi ho deciso di prendere come riferimento Buzz Aldrin.
Ho scelto questo personaggio perché mi riaffiora nei ricordi la figura divertente e carismatica di Buzz Lightyear, il personaggio del cartone animato Toy Story che ovviamente ha preso il nome dal Buzz reale.
Così ho deciso di informarmi su di esso, scoprendo molte cose come ad esempio ha compiuto innumerevoli missioni aeronautiche, ha partecipato al primo sbarco lunare insieme a Neil Armstrong, ma quella che mi ha sbalordito di più è la seguente : aver tirato un pugno in pieno volto, a Bart Sibrel, ovvero un registra statunitense esponente della “teoria del complotto lunare”, dopo le svariate provocazioni.
In poche parole possiamo dire che Buzz Aldrin è un tipo tosto, che non ha paura delle opinioni altrui, spero un giorno di riuscire avere un pizzico del suo carisma.
Ciao sono Francesco, io volevo descrivermi con un esempio di astronauta italiano, ovvero Paolo Nespoli.
Il signor Nespoli è uno dei pochi astronauti italiani e ha lavorato sia per l’Esa che per la Nasa (con la quale ha fatto la sua ultima missione terminata nel 2017, ad un età abbastanza avanzata per un astronauta medio)
Mi piace molto lo spirito avventuriero e curioso di questo personaggio, perché ha dimostrato che non esistono limiti quando si vuole fare una cosa a cui si tiene tanto.
Alla fine il concetto che voglio esprime é proprio il motto del nostro nome, ovvero No Limit (non avere limiti).
Speriamo che vi sia piaciuta la nostra presentazione e alla prossima.🔥🔥🔥
Il team proveniente dell’ istituto tecnico “Fermi” di Ozieri (SS) in seguito alla semifinale che si è svolta martedì pomeriggio in modalità remota sulla piattaforma ZOOM a Roma nei laboratori di Esero, dove hanno trovato ben 3 tag disposti sul terreno di gioco in 10 minuti arrivano in finale.
Il team composto da 4 ragazzi frequentanti le classi terza e quarta dello stesso istituito è pronto a portare il rover MARRtino sul suolo marziano che è stato allestito presso il ROCC CENTER di Torino dove sarà svolta la gara finale in programma domani sera dalle 16.00 alle 17.30 visibile in streaming sulla pagina Facebook di ESERO oppure su www.Esero.it/diretta .
Il commento della gara è stato affidato a Giovanni Putzu
Durante la gara, in collegamento ci sarà anche la giuria composta da esperti nel settore aerospaziale e non solo.
La premiazione avverrà durante la conferenza FabLearn venerdì 18 dicembre dalle 17.00 alle 18.00.
Salve a tutti ! ! ! 🚀🚀
Siamo di nuovo noi della Squadra No Limit e in questa pagina di blog volevamo raccontarvi un po’ la nostra esperienza della prima semifinale dal nostro punto di vista.
Naturalmente come qualsiasi competizione prima è presente una fase di allenamento, che in questo caso era più una preparazione all’ applicazione di codici. Il tutto è iniziato non appena ci è stato spiegato come utilizzare la piattaforma di simulazione di MARRtino( dove abbiamo sviluppato tutti i codici), successivamente grazie all’aiuto del professore Luigi Chiaverina e al test da parte di Altec siamo riusciti ad applicare le nostre teorie (studiate sul simulatore) al rover reale. Questa parte di progettazione è stata interessante sopratutto perchè ci permesso di sfruttare molta logica facendo “girare” i neuroni.
Il 14 dicembre si è tenuta prima fase finale del torneo, ci sentivamo un stressati e messi alla prova sopratutto perché eravamo i primi a competere, di conseguenza non potevamo sapere a cosa saremmo andati in contro. I minuti prima della gara sembravano interminabili e un pizzico di paura affiorava nella testa, ma ormai il nostro momento era arrivato dovevamo dimostrare agli altri concorrenti di che pasta siamo fatti.
Inizia la gara, il pilota Mattia Mignogna si era già collegato alla VPN del rover MARRtino, La professoressa Terracina diede il via facendo partire il timer. Il pilota Mattia inizio a scrivere le righe di codice più adatte alla situazione ed arrivò al primo Tag (ovvero dei codici QR posizionati sul pavimento). Dopo altre poche righe di codice riuscì a trovare il secondo, poi il terzo ed infine il quarto, che ci permise di rimanere in testa durante lo svolgimento di tutta la gara e vincerla.
Siamo felici dei risultati che abbiamo ottenuto, ma adesso aspetteremo con grande felicità e un po’ meno tensione la finale.
Per oggi è tutto, un saluto da parte di tutti i componenti della squadra No Limt e dato il nostro allegro umore vi vogliamo lasciare con la seguente e celeberrima frase di uno stupendo cartone animato.
“Verso l’infinito ed oltre”
buzz lightyear
Marte attira l’immaginazione umana come nessun altro pianeta. Con una forza più potente della gravità, attrae l’occhio con la sua scintillante presenza rossa nel limpido cielo notturno. È come una brace incandescente in un campo di luci eteree, che proietta energia e promesse.
John Noble Wilford
Nelle scorse settimane ci è stato proposto dalla professoressa di fisica, di partecipare a questo progetto inerente su argomenti che non sono contemplati dal programma scolastico.
In classe ci siamo confrontati e abbiamo deciso di partecipare, ci ha incuriosito sin da subito sia perché
è un’ esperienza completamente nuova che ha arricchito il nostro bagaglio culturale sia perché ci ha insegnato a lavorare in gruppo.
La proposta non è stata avanzata come un lavoro da svolgere obbligatoriamente e questo ci ha permesso di sentirci liberi di scegliere se aderire o meno.
Insieme alla professoressa abbiamo scelto come nome della squadra “Women on Mars” poiché la scelta delle partecipanti ha coinvolto solo ragazze e ci riteniamo onorate di mostrare che anche le donne possono essere appassionate alla robotica.
Il nostro team è composto da cinque ragazze:
Noi tutte siamo molto appassionate di scienza. Questo nostro interesse, però, rimarrà un hobby poichè abbiamo altri progetti per il futuro. Durante quest’esperienza siamo riuscite a fare un buon gioco di squadra, tant’è vero che nessun compito è stato svolto individualmente ma abbiamo sempre cercato di tenere in considerazione tutte le idee.
Frequentiamo tutte il terzo anno del Liceo Scientifico Aristotele di Roma e siamo tutte nella stessa classe.
Tutti noi siamo a conoscenza dei pregiudizi di genere che incombono sulla nostra società, chi non ne è mai stato vittima? Le donne soprattutto ne sono spesso colpite, ” non puoi farlo è roba per uomini” e altre frasi di questo genere. Gli ambiti della scienza e della robotica non fanno eccezione, oggi meno del 30 % dei ricercatori in tutto il mondo sono donne. La nostra partecipazione, in particolare il nome del nostro team, hanno il fine di portare la figura della donna nell’ambito scientifico abbattendo gli stereotipi della donna succube al marito e dedita ai lavori di casa.
Infine il tutto si è concluso con un test di guida che ci ha dato un vero e proprio approccio al rover, abbiamo applicato ciò che ci è stato insegnato e siamo riuscite a farlo muovere!
Questo progetto ha aperto le nostre finestre sul mondo della robotica ma anche dello spazio. Abbiamo imparato a programmare con Python e a creare un blog con WordPress, ma anche a fare un ottimo gioco di squadra che al giorno d’oggi è fondamentale. All’inizio come abbiamo detto eravamo tutte molto curiose di questo progetto e siamo orgogliose di poter dire che ha appagato la nostra curiosità poichè ci ha fatto conoscere un mondo a noi sconosciuto ma estremamente affascinante.
Questo, è il blog del team Another Opportunity! Siamo un gruppo formato da cinque ragazzi delle scuole superiori particolarmente interessati alla scienza, alla scoperta ed allo spazio. Ci siamo imbarcati in questa avventura dopo la proposta fattaci dalla professoressa di fisica, immediatamente accolta con piacere. La “scoperta” di alcune nozioni utili relative alle missioni ed ai tentativi che l’uomo ha condotto con il fine ultimo di comprendere qualsiasi cosa sia presente sul “misterioso” pianeta rosso, ci hanno indotto ad amare sempre di più le meravigliose discipline scientifiche che studiamo ed a vedere come esse si applichino alla realtà supportando l’umanità nella sua continua evoluzione. Per queste nuove conoscenze acquisite dobbiamo senz’altro ringraziare gli esperti, che ci hanno guidato attraverso una serie di interessanti lezioni…
Pilota del rover e vicecapitano del team
Telecronista, gestore e capitano del team
Appassionato di astronomia e scienze correlate ad essa. Aiutante in diverse mansioni
Ideatore e disegnatore del logo del team
Ideatore e disegnatore del logo del team.
Il ruolo di coach della squadra lo ha svolto la professoressa Paola Ferrarelli, che ci ha accompagnato e supportato nel corso di questa fantastica esperienza.
Abbiamo scelto di chiamarci Another Opportunity, in onore della sonda Opportunity, giunta su Marte il 25 gennaio 2004, anno della nostra nascita. La missione è stata dichiarata terminata appena un’anno fa. Ci è sembrato quindi doveroso riprendere il nome Opportunity (a cui abbiamo aggiunto “Un’altra”) per una gara relativa al pianeta rosso, luogo che questa ha contribuito a far conoscere più a fondo all’umanità intera. Il nome può essere interpretato anche come “Un”altra opportunità per l’uomo di conoscere profondamente Marte “, cosa che ci auguriamo succeda in un futuro prossimo.
Tutti e cinque i ragazzi del nostro team, vengono da Roma, hanno sedici anni e frequentano il Liceo Scientifico Statale Aristotele.
Di seguito illustreremo brevemente quanto trattato nelle lezioni condotte dagli esperti…
LEZIONE I
Nella prima lezione, si sono introdotte le squadre formate da ragazzi provenienti da tutta Italia. Successivamente, ci è stata fatta una lezione relativa ad alcune caratteristiche geologico-scientifiche del pianeta rosso e ci è stato chiesto di elaborare un racconto creativo (che doveva trattare lo sbarco della nostra squadra sul suolo marziano) e di disegnare un logo (quello che abbiamo riportato all’inizio di questo articolo)…
LEZIONE II
La seconda lezione è stata l’occasione in cui abbiamo potuto conoscere il professor Luca Iocchi, insegnante di robotica ed ingegneria informatica presso “La Sapienza” di Roma (città nella quale tutti i componenti del nostro team risiedono). Ci è stata fatta un’introduzione generale al tema della robotica e al concetto di intelligenza artificiale (AI)…
LEZIONE III
Ci è stata spiegata la modalità di utilizzo dell’interfaccia MARRtino e della relativa installazione della VM (Virtual Machine) che ci sarebbe poi tornata utile nell’effettivo pilotaggio del rover. Inoltre, su suggerimento del professor Iocchi, abbiamo iniziato a prendere confidenza con il simulatore di comandi…
LEZIONE IV
In questa occasione, ci è stato concesso il privilegio di osservare il lavoro all’interno della sede di Altec a Torino. Inizialmente si è visitata una sala in cui si curava l’aspetto informatico dei progetti e sono state poste alcune delle domande che i team avevano inserito sulla piattaforma di Google Classroom. E’ stata poi mostrata una fedele riproduzione di una frazione del suolo marziano dove era posto un modello del rover…
LEZIONE V
E’ stata illustrata l’interfaccia wordPress (con cui è stato scritto anche questo articolo) ed i principali linguaggi di scrittura di blog, siti web e social network (tra i quali il più noto è HTML). Ci è stata inoltre data la possibilità di chiarire alcuni dubbi e perplessità relative alla programmazione e il controllo da remoto di MARRtino…
LEZIONE VI
L’ ultima lezione vera e propria è stata esplicativa relativamente alla connessione VPN che il pilota di MARRtino avrebbe effettuato il giorno della gara e del test-guida (di cui parleremo sotto).
Precedentemente alla gara, ci è stato chiesto di eseguire un test di guida utile a provare la guida da remoto di MARRTino. Dopo un piccolo imprevisto di connessione, il nostro team ha scelto come pilota Andrei Chircu che ha svolto quanto chiesto con estrema attenzione ed impegno.
Dopo questo intenso e motivante percorso, siamo giunti alla fine. Oggi si sono svolte le semifinali, la nostra squadra, con pilota Andrei Chircu e “telecronista” Daniele Marzi, ha totalizzato il punteggio di un tag trovato (quello che recava lo 0). Comunque vadano le selezioni, ci riteniamo soddisfatti di quanto appreso, ma soprattutto dell’impegno che ci ha spinto a lavorare nel migliore dei modi consentitoci. La fine del percorso segnerà l’inizio del cammino di conoscenza che, gli esperti, la professoressa e tutti gli altri team hanno contribuito a far diventare prioritario nei nostri studi, ma anche e soprattutto nei nostri interessi.
Un saluto a tutti, dai ragazzi del team Another Opportunity
Andrei, Daniele, CJ, Daniele e Giovanni
Intervista ad Edoardo Petrin
Ecco l’ultima intervista: vi presentiamo Edoardo Petrin
Sono Edoardo Petrin, ho 17 anni. Studio al Liceo Scientifico Enrico Fermi di Padova e mi piacciono matematica e fisica.
Quando avevo 13 anni, a Natale, come regalo mio padre mi ha regalato un kit base di Arduino. Grazie ad alcuni corsi online ho imparato a fare i primi circuiti e a programmare i primi codici. Al liceo, poi, ho deciso di iscrivermi alla NAO challenge e da lì è nata definitivamente la mia passione per la robotica.
Sì, faccio scherma a livello agonistico da quando ho 7 anni. Mi piace disegnare e ascoltare la musica.
Ho deciso di partecipare a questa competizione dopo che la prof. Gobbo me ne ha parlato. Sono sempre stato incuriosito dallo spazio e dall’esplorazione spaziale, e appena ho sentito di questa competizione che univa ciò con la robotica ho subito voluto partecipare.
Seguo il blog della squadra. Ho aiutato Adriano nella composizione del logo e ho aiutato nel controllo delle funzioni in vista della gara.
Di questa competizione ricorderò come sia stata suggestiva e formativa nonostante la grave situazione che ci ha obbligati a seguire tutte le lezioni a distanza. Credo che sia stata anche utile per imparare ad utilizzare il simulatore e a conoscere Marrtino, robot con cui non avevo mai lavorato.
Ecco la terza intervista, oggi vi faremo conoscere Luca Maggio
Sono Luca Maggio, ho 17 anni e studio al Liceo Scientifico Enrico Fermi di Padova sezione scienze applicate.
Fin da piccolo sono stato attratto dalla robotica e ho partecipato a vari corsi di programmazione tra cui Scratch e Lego Mindstorm. Con il passare degli anni la mia passione per la robotica è diventata sempre più forte e ho deciso di arricchire le mie conoscenze imparando nuovi linguaggi di programmazione come C#, Python, Processing, JavaScript etc. Per rendere le mie conoscenze riconoscibili nel futuro nel campo del lavoro, ho preso parte a corsi di formazioni professionali della Microsoft diventando Front-End Web Developer. La mia passione e la mia volontà di imparare sempre qualcosa di nuovo nell’ambito della programmazione stanno continuando dall’App Developer alla modellistica 3D.
Oltre alla robotica mi piace molto suonare il pianoforte e imparare nuove lingue per poter comunicare e conoscere culture diverse.
Avendo precedentemente avuto esperienza con Marrtino ed essendo un grande appassionato delle missioni spaziali della SpaceX di Elon Musk, ho deciso di addentrarmi in questa nuova avventura!
Sono programmatore della squadra insieme ad Edoardo M e aiuto i miei compagni in caso di dubbi riguardanti la programmazione.
È stata un’esperienza molto coinvolgente e interessante. Oltre alla programmazione, sono stato molto affascinato della visita guidata al ROCC center e mi ha dato un incoraggiamento a studiare sempre di più per realizzare il mio sogno.
La squadra No Limit dell’Istituto C.Olivetti d’Ivrea è composta da cinque membri dell’indirizzo informatico (Mignogna Mattia, Magnetti Matteo, Salto Gabriele, Maglione Federico, Bruno Francesco) con la fame di conoscere.
La notizia di questo progetto ci ha entusiasmato non appena ne siamo venuti a conoscenza e il motivo è il seguente ovvero l’approccio a materie simili a quelle del nostro indirizzo scolastico, ma con una visione di lavoro diversa da quella a cui siamo abituati.
Il progetto è molto interessante, ci ha permesso di conoscere ambiti di lavoro interessanti, ci ha fatto conoscere sistemi di programmazione diversi da quelli che conosciamo, ha messo alla prova le nostre capacita di scrittura creativa e in più ha rafforzato i rapporti personali tra i componenti del gruppo, nonostante la lontananza fisica data dalla chiusura dei comuni presenti nelle regioni in zona rossa.
Ovviamente speriamo di poter fare del nostro meglio per la fase finale del progetto, ma naturalmente non sappiamo cosa ci aspetta il futuro per questo vi vogliamo lasciare con una citazione di Stephen Hawking.
” Per quanto difficile possa essere la vita, c’è sempre qualcosa che è possibile fare. Guardate le stelle invece dei vostri piedi “
— Stephen Hawking
Oggi vi faremo conoscere un altro componente della squadra: Edoardo Menna.
Mi chiamo Edoardo Menna, ho 17 anni. Sono appassionato alle materie scientifiche, in particolare alla chimica e alla fisica. Per quanto riguarda la scienza mi piacciono i primi secoli della scienza, soprattutto gli anni dell’800, che mi hanno affascinato sia per le scienze che per lo stile di vita. Oltre a ciò sono molto interessato all’astronomia e mi piace tenermi aggiornato sulle novità e scoperte a riguardo. Mi piace la fantascienza, in particolare le opere di Asimov mi hanno sempre ispirato.
Ho cominciato ad avvicinarmi alla robotica all’età di 11 anni, quando mi è stato regalato un kit per Arduino. Da allora ho imparato ad utilizzarlo da autodidatta. Una volta arrivato al liceo, grazie alle varie attività di robotica che essa offre, ho ricevuto molteplici stimoli che mi hanno portato a conoscere altri linguaggi di programmazione e ad ampliare le mie conoscenze nell’ambito della robotica.
Oltre alla programmazione, sono anche appassionato all’elettronica. Questa passione mi è stata trasferita da mio nonno che, essendo stato nella vita riparatore di radio, spesso, fin da quando ero piccolo, mi faceva costruire dei circuiti elettronici (mi ricordo ad esempio di quando abbiamo creato un circuito con una lampadina).
Ho altre passioni oltre alla robotica, ad esempio mi piace la botanica, il disegno e frequento gli scout da molto tempo.
Ho deciso di partecipare a questa competizione, in quanto appena l’ho vista mi ha subito colpito, in quanti mi piace tenermi aggiornato sulle ultime news riguardo l’astronomia, e appena ho visto che si trattava di una competizione di robotica riguardante questo tema mi sono subito convinto ad iscrivermi.
Mi sono occupato della stesura del racconto, cercando di ispirarmi ad Asimov. Nella squadra non abbiamo assegnato ruoli ben precisi, io e Luca siamo quelli più esperti nella programmazione di Marrtino, anche se in questa competizione, tutti i componenti sono importanti per la squadra.
Non è una competizione che richiede troppo approfondimento e studio per quanto riguarda la programmazione ma nonostante ciò le lezioni che abbiamo seguito e la visita del ROCC centre sono state delle esperienze molto interessanti e che sicuramente ricorderò.
Consiglierei questa esperienza poiché la ritengo accessibile a tutti e in quanto non richiede particolari conoscenze nella programmazione. Ciò è sicuramente un punto di forza per quanto riguarda chi non è molto pratico con Marrtino, che quindi troverà questa competizione molto interessante sia come esperienza in sé sia come acquisizione di nuove conoscenze sulla programmazione.
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