IL TEAM DI OZIERI, SI AGGIUDICA IL TERZO POSTO E UN PREMIO SPECIALE.

Il team proveniente dall’ istituto di istruzione superiore “Fermi “ di Ozieri, si aggiudica il terzo posto nella classifica finale del progetto, dopo aver trovato e registrato 3 tag nella finale, sparsi sul terreno di gara allestito presso il ROCC CENTER di Torino.

La gara finale svolta giovedì 18 dicembre è stata attentamente seguita dalla giuria e trasmessa in diretta sulla pagina Facebook e sul sito ufficiale di ESERO.

Durante la premiazione ufficiale che si è svolta venerdì 19 dicembre e inserita nella conferenza del FabLearn ha visto il team “FermiOzieriSuMarte” aggiudicarsi oltre il terzo posto, anche un premio speciale a Giovanni Putzu, come miglior cronista della gara (vedi video) da parte della direttrice di EduInaf, Sara Ricciardi.

Video della premiazione speciale

FERMI OZIERI ALLA SCOPERTA DI MARTE CON MARRtino.

Logo del Team

FermiOzierisuMarte dell’istituto di istruzione superiore Fermi di Ozieri, provincia di Sassari (Sardegna) è un team  composto da 2 ragazze e 3 ragazzi di terzo e quarto anno.

Le motivazioni della partecipazione sono principalmente tre:

Abbiamo deciso di partecipare perché ci sembra un’ottima occasione (anche se impegnativa, date le circostanze) di imparare qualcosa in più sul mondo che ci circonda e di approfondire argomenti che ci interessano e che ci saranno utili anche per i nostri studi: robotica e intelligenza artificiale.

Queste ormai fanno parte della nostra vita quotidiana o perché ne sentiamo sempre parlare (per esempio: macchina a guida autonoma, robot che giocano contro gli uomini e vincono, ecc.) o perché abbiamo dei robot a casa (aspirapolvere robot che pulisce autonomamente).

Probabilmente però l’utilizzo dell’intelligenza artificiale che conosciamo meglio è quello che ne viene fatto nei giochi.

Il secondo motivo per cui partecipiamo è la possibilità di simulare la guida su Marte che, oltre ad essere una sfida divertente, ci permetterà di capire meglio alcune delle problematiche che devono essere affrontate e risolte dagli scienziati perché la missione venga portata a termine.

Un altro dei motivi che ci ha spinto a partecipare è il nostro interesse nel scoprire molteplici funzionalità che offre un piccolo dispositivo come Arduino, anche da remoto su Marte.